In un interessante articolo pubblicato su Gastroenterology & Hepatology nel 2018 redatto da Anupriya Tripathi e colleghi, si evidenzia la presenza di un significativo collegamento tra fegato e microbiota intestinale.
Fegato e intestino comunicano attivamente e la comunicazione è bidirezionale. In condizione di disbiosi, ovvero in una condizione di alterazione della flora intestinale, si osserva uno sbilanciamento tra il numero di sostanze riassorbite nella parte finale dell’intestino e quelle ritrasportate al fegato.
In questi ultimi anni si è scoperto che il fattore chiave per il mantenimento di una parete intestinale in salute e ben funzionante è una composizione della flora batterica ben bilanciata ed equilibrata.
In una persona in salute l’intestino si comporta come un filtro selettivo che consente esclusivamente ai nutrienti ben digeriti di essere assorbiti, oltrepassare le pareti intestinali e raggiungere i tessuti e il sangue. Protagoniste di questo processo sono le “tight junctions”, o giunzioni serrate, che tengono strette e vicine le cellule della parete intestinale proprio allo scopo di fare da barriera selettiva; si allargano lasciando spazio solo alle sostanze “buone”. Le sostanze di scarto, come batteri e tossine, vengono invece trattenute nell’intestino.
Per contro, uno squilibrio nel microbiota intestinale è in grado di danneggiare le cellule della parete intestinale, con conseguente alterazione della capacità di “filtro” della stessa: in questa situazione le tight junctions lasciano passare elementi che normalmente non riuscirebbero a riversarsi nel circolo sanguigno. Si parla di Sindrome dell’Intestino Permeabile.
Il sistema immunitario, presente a livello del nostro apparato digerente, in una condizione di disbiosi o Sindrome dell’Intestino Permeabile, si trova a far fronte a questo passaggio di tossine, batteri o frammenti di batteri e di cibo indigerito, determinando un’infiammazione dei tessuti e producendo anticorpi, poiché le molecole in eccesso vengono riconosciute come “estranee”.
Un soggetto in buona salute ha di norma un sistema immunitario sufficiente a controllare questo maggiore passaggio di sostanze tossiche.
Se la situazione persiste nel tempo, il sistema immunitario potrebbe andare in sovraccarico, queste sostanze potrebbero sfuggire al suo controllo, entrare in circolo e arrivare quindi al fegato sottoponendo quest’ultimo ad un “superlavoro”.
Nella maggior parte dei casi, il fegato, sotto pressione, non riuscirà a reggere questi ritmi a lungo e a tenere il passo con il flusso costante di rifiuti che gli arrivano dall’intestino. Ad un certo punto il fegato sarà sovraccarico e tutte queste sostanze si riverseranno nel sistema circolatorio, scatenando un’infiammazione sistemica.
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